Miti e leggende di Positano

quadro che rappresenta ulisse che si fa legare all'albero maestro della nave per resistere al canto delle sirene

Positano è un borgo dalla bellezza unica, ricca di particolarità paesaggistiche e culturali che la rendono originale e che nel tempo hanno alimentato miti e leggende.

Oggi vogliamo parlarvi di quelle senza dubbio più famose e che ne hanno caratterizzato la sua storia e le sue origini. Scopriamole insieme.

La leggenda di Montepertuso

Senza dubbio è la leggenda più famosa ed è legata alla particolare forma della montagna che sovrasta Montepertuso, caratterizzata da un ampio foro.

Montepertuso domina Positano e, oltre alla sua bellezza che rende la località campana ancora più affascinante, un racconto leggendario narra che la nascita del “pertuso” all’interno della montagna fu opera della Madonna: si dice, infatti, che a bucare la montagna sia stato proprio il dito indice della Vergine Maria.

Un giorno il diavolo sfidò la Vergine per il possesso del territorio asserendo che chi fosse arrivato prima sul lato opposto della montagna, avrebbe regnato.

La Vergine allora mise il dito sulla roccia e aprì un ampio squarcio che le permise di raggiungere il versante opposto, mettendo in fuga il demonio.

Sulla roccia gli abitanti riconoscono, ancora oggi, i segni evidenti della sua fuga.

La leggenda del quadro di Santa Maria dell’Assunta.

Secondo la leggenda, una notte di agosto, durante il Medioevo, una banda di pirati saraceni sbarcò sulla Spiaggia Grande di Positano.

I pirati, durante i saccheggi alla città, trafugarono anche l’immagine sacra del quadro della Madonna nera, un’icona bizantina del XII secolo.

Ma quando si rimisero in mare scoppiò una violenta tempesta, che bloccò la nave impedendole di raggiungere il largo.

A quel punto si udì la voce della Vergine che chiedeva di essere lasciata a terra: “Posa, Posa!”.

Da qui nacque poi il nome di Positano.

I marinai obbedirono e, convertitisi alla fede cristiana, riuscirono a dirigere il veliero verso l’insenatura dove la Madonna venne sbarcata.

Nel luogo in cui fu ritrovata la sacra immagine, fu edificata una chiesa in onore della Vergine e attorno vi sorse il paese.

La leggenda delle isole Li Galli.

I miti classici e le leggende avvolgono anche i tre isolotti ben visibili da Positano, noti con il nome di Isole Li Galli, o Le Sireneuse, proprio perché si narra che tra questi tre isolotti, Gallo Lungo, La Rotonda e La Castelluccia, vivessero delle Sirene, pronte ad ammaliare, con i loro canti, i marinai che transitavano con le loro imbarcazioni.

Si dice che di lì passò anche Ulisse, il quale riuscì tuttavia a resistere alla soave bellezza di quel canto, facendosi legare all’albero della sua nave, evitando così il naufragio certo.

Scritto da New Arcadia