La storia di Villa Pignatelli, i suoi anni d’oro

Villa Pignatelli è tra i pochissimi esempi di casa-museo a Napoli.
Si trova ubicata lungo la Riviera di Chiaia e comprende: la Villa con l’Appartamento Storico al piano terra e in alcune sale del primo piano, gli ambienti del primo piano destinati alla Casa della Fotografia, il Museo delle Carrozze e dei finimenti al pianterreno della Palazzina Rothschild e il giardino.
Storia della Villa Pignatelli
Il progetto fu commissionato dal baronetto sir Ferdinand Richard Acton nel 1826 al giovane architetto napoletano Pietro Valente a cui successe nel 1830 Guglielmo Bechi.
Valente disegnò la residenza nobiliare e l’appartamento del maggiordomo sul lato ovest, mentre dell’architetto toscano Guglielmo Bechi restano la decorazione interna dell’appartamento e la scalinata d’ingresso in marmo sul lato posteriore.
La Villa divenne poi residenza della famiglia di banchieri tedeschi Carl Mayer von Rothschild, prima di venire utilizzata dalla comunità ebraica come oratorio fino al 1867, quando fu venduta al principe Diego Aragona Pignatelli Cortés, che fece costruire nel parco edifici dal gusto pittoresco e storicistico come lo Chalet svizzero e la Torretta neogotica.
I Pignatelli furono gli ultimi proprietari della Villa, rimanendovi ad abitare dal 1897 fino al 1955. Durante quegli anni, Villa Pignatelli fu protagonista di ricevimenti illustri, vita di cultura e sede di numerosi avvenimenti storici e politici segnanti.
Con testamento pubblico del 10 settembre 1952 la principessa Rosina donò la Villa allo Stato Italiano affinché fosse trasformata in un appartamento-museo che portasse il loro nome.
Assieme alla Villa, inoltre, la famiglia Pignatelli donò anche ciò che riuscì a raccogliere nel corso degli anni: argenti, bronzi, porcellane, smalti, cristalli, un’importante biblioteca e circa quattromila microsolchi di musica classica e lirica.
Tutti questi reperti sono oggi esposti negli ambienti che compongono la Villa.
Villa Pignatelli oggi
Nel 1960 la Villa venne aperta al pubblico col nome di Museo Principe Diego Aragona Cortés.
Da allora ci sono state tante donazioni che hanno arricchito il suo patrimonio, come testimonia il “Museo delle carrozze” e, grazie anche ai numerosi restauri, oggi Villa Pignatelli è tornata ai suoi antichi splendori.