L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso. (Anne Carson)
Se c’è una verità assoluta sul turismo esperienziale, è esattamente questo. Oggi l’dea di turismo up scale non si identifica con la meta di tendenza, con il soggiorno all inclusive, con gli itinerari prefabbricati. Ciò che conta è provare un’emozione inedita, che ci svegli dal sonno della quotidianità, vivere un’esperienza autentica. Oggi i turisti si trasformano in “esploratori”, reali viaggiatori, sempre attenti alle storie vere che vengono raccontate, soprattutto quelle capaci di suscitare forti reazioni emotive e destare intense emozioni. Lo storytelling applicato al turismo fa leva esattamente su queste sensazioni e si basa su delle narrazioni in cui il protagonista assoluto del racconto è l’aspetto umano. Le storie attraggono sempre, soprattutto quelle capaci di coinvolgere, emozionare e migliorare l’umore. La potenza dello storytelling turistico è cosa nota già da diverso tempo, per questa ragione oggi assume una posizione sempre più rilevante, che può fare davvero la differenza sull’intensità e sulle emozioni protagoniste della sua esperienza culturale.
Che cosa si intende per Storytelling
Le principali caratteristiche dello storytelling sono “sfida”, “lotta” e “risoluzione”. La prima è una tipologia di storia che stimolerà la sua curiosità, spingendola a porsi delle domande; il secondo tipo di storia, invece, farà leva sul suo lato emotivo, coinvolgendola nella storia dei protagonisti che superano ostacoli sino ad ottenere il risultato sperato; con la risoluzione, infine, si arriva alla fine della storia dove non di rado si incontrano colpi di scena pronti a stupirla. Queste tecniche narrative possono essere utilizzate tutte all’interno di una stessa storia oppure no, ma è indubbio che un sapiente uso di queste, potranno rendere la sua esperienza coinvolgente e indimenticabile.
Lo storytelling punta infatti a creare una forte connessione tra clienti e business stravolgendo i metodi di comunicazione tradizionali per favorire un maggiore risvolto empatico, utilizzando come veicolo e come messaggio le emozioni. Sono proprio queste caratteristiche intrinseche che rendono lo storytelling uno strumento perfettamente applicabile al settore del turismo.
Il nuovo turismo esperienziale
Negli ultimi anni si è sentito spesso nominare il cosiddetto turismo esperienziale, con cui si contraddistingue un nuovo modo di viaggiare, caratterizzato da una differente percezione della destinazione. Siamo certi che lei apprezzerebbe vivere un’esperienza autentica, come fa la “gente del posto”, attraverso le abitudini quotidiane autoctone e vivendo soltanto esperienze reali e non semplicemente soggiornare in un luogo per lei del tutto nuovo. In questo senso lo storytelling è lo strumento che risponde a questa esigenza e che Le permetterà facilmente di immedesimarsi e sentirsi parte di quel racconto. Esattamente come le narrazioni orali che una volta costituivano l’unica forma di “passaggio del testimone” della storia, oggi lo storytelling Le permetterà di trasformarsi da semplice viaggiatore a personaggio, a parte integrante del racconto.
Esistono tre tipologie principali di storytelling
La prima è quella raccontata da chi ospita, generalmente in prima persona. In questo caso si tratta spesso di piccole strutture ricettive, magari a gestione familiare, i cui racconti hanno la capacità di coinvolgerla in ricordi ed esperienze vissute e che magari potrebbero fornirle un punto di vista totalmente nuovo su una cultura, un luogo, una pietanza. Questa tipologia di storytelling ha il pregio di creare una forte connessione e una calda accoglienza.
Altro tipo di storytelling è relativo a racconti ambientati nei luoghi promossi. Si tratta spesso di leggende, eventi storici accaduti realmente o addirittura film e romanzi ambientati nelle zone di interesse. In questo genere di storie si cerca di evidenziare il profondo legame tra i luoghi in questione ed altre situazioni particolari, suscitando la curiosità di vivere e conoscere gli itinerari che hanno ispirato un determinato film o dove magari sono ambientate leggende affascinanti.
Ultima ma non meno importante è la storia raccontata dal turista che l’ha vissuta in prima persona. In questo caso lo storytelling avviene principalmente sfruttando i social network o i forum online. Con la narrazione del turista gioca un ruolo fondamentale anche la struttura ospitante perché se si tratta di luoghi “fotogenici” e piacevolmente condivisibili sui social (fondamentali per raccontare la storia da parte del turista), questo vuol dire che saranno anche ampiamente promossi e pubblicizzati attraverso le foto scattate dal turista stesso. Ovviamente le foto da sole non bastano se non vengono corredate da un ottimo servizio di accoglienza oppure se non vengono fornite informazioni utili sui luoghi da visitare; il turista racconterà ogni cosa e sarà capace di attirare ulteriori potenziali clienti qualora il soggiorno sia stato particolarmente soddisfacente e piacevole.
Fondere i due aspetti
Unire il turismo esperienziale con lo storytelling è la strategia del futuro per vivere in modo totalmente rivoluzionario il turismo esperienziale, oggi sempre più in crescita, perché l’unico genere di turismo che potrà soddisfare curiosità, autenticità e scoperta: se per lei viaggiare significa vivere un’esperienza, lo storytelling sarà lo strumento perfetto per accompagnarla in questo percorso.